Dopo aver parlato, nella prima Pillola, della la detrazione, di quando si può avere e per quali acquisti, oggi parleremo dell’importo detraibile, delle modalità di pagamento e dei documenti da conservare.
L’IMPORTO DETRAIBILE.
Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Inoltre, la detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.
Per gli interventi di ristrutturazione iniziati nel 2016 (anche se proseguiranno nel 2017), l’importo massimo di 10.000 euro deve essere considerato al netto delle spese sostenute nello stesso anno e per le quali si è fruito della detrazione.
Il limite dei 10.000 euro riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.
La detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche).
I PAGAMENTI.
Stesse modalità devono essere osservate per il pagamento delle spese di trasporto e montaggio dei beni.
I DOCUMENTI DA CONSERVARE.
Il prossimo mese la “Pillola” tratterà l’argomento del Bonus mobili legato alle giovani coppie.
Al link sottostante è possibile leggere le informazioni contenute nella prima Pillola:
http://www.acquatica.net/bonus-mobili-ed-elettrodomestici-pillola-n-1/
Fonti:
Agenzia delle Entrate (in alto al nostro blog, alla voce “Download PDF” è possibile scaricare la guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, contenente anche le domande più frequenti).
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