L’impianto di riscaldamento e sanitario, le caldaie a condensazione, le pompe di calore, i nuovi sistemi di circolazione ad induzione magnetica, i dispositivi per la termoregolazione, ecc. possono funzionare con un’acqua sporca e non adeguatamente trattata?
Assolutamente no!
Le nuove tecnologie oggi installate nella realizzazione degli impianti termici sono progettate per garantire efficienza energetica. Questi sistemi, spesso molto sofisticati, funzionano bene e sono efficienti solo se l’acqua che li attraversa è pulita e conforme alle prescrizioni dettate dalle normative vigenti.
L’efficienza energetica negli impianti costituenti gli “usi finali dell’energia”, dovrebbe essere correlato alla riduzione dei consumi energetici e quindi alla minor spesa a carico degli utilizzatori, ma purtroppo questa convinzione non è sempre vera in quanto l’acqua degli impianti contiene depositi, calcare e fanghi che diminuiscono drasticamente l’efficienza termica ed energetica.
Per questi motivi bisognerebbe sempre eseguire il trattamento dell’acqua a protezione degli impianti di riscaldamento e sanitari, che è qualcosa di molto semplice: si tratta di interventi spesso poco invasivi sull’impianto, nello specifico le norme prevedono solo la filtrazione per trattenere sporco e depositi, il condizionamento chimico protettivo dell’acqua sanitaria e del riscaldamento, ed eventualmente l’addolcimento per abbassare il tenore di calcare.
Dal progettista o termotecnico, all’installatore, al manutentore, al responsabile dell’impianto, ognuno per la propria parte di competenza, sono tutti responsabili nell’ottemperare alle norme contingenti atte a contenere i consumi di energia e a migliorare l’efficienza energetica degli impianti termici negli edifici. Vi è quindi l’obbligo di mantenere efficiente e sicuro il proprio impianto termico tramite controlli periodici che prevedono l’obbligatoria manutenzione degli impianti termici, nonché la verifica della presenza e della funzionalità dei sistemi di trattamento acqua utilizzati per proteggere dal degrado, dalle incrostazioni calcaree e corrosioni con conseguente considerevole e maggiore spreco termico.
Oltre ai consueti test di rendimento energetico mediante l’analisi di combustione dei fumi, la “verifica della caldaia” è accompagnata anche da un obbligatorio controllo delle apparecchiature e prodotti utilizzati per la pulizia del circuito di riscaldamento e dell’impianto di acqua calda sanitaria.
Il manutentore che effettua i seguenti controlli sul generatore termico, dovrà conoscere le nuove regolamentazioni sul trattamento dell’acqua e dotarsi degli strumenti necessari per effettuarne le dovute verifiche.
I controlli di efficienza energetica devono essere effettuati sia nel caso della prima messa in esercizio dell’impianto, sia nel caso di sostituzione degli apparecchi del sottosistema di generazione che anche nel caso di interventi sull’impianto tali da modificare l’efficienza energetica del sistema
Nei prossimi due articoli parleremo di come trattare l’acqua degli impianti sanitari e di come mantenere pulito ed efficiente l’impianto di riscaldamento.
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