L’acqua del circuito di riscaldamento deve rimanere pulita per consentire all’impianto di funzionale bene senza sprecare energia.
Un impianto di riscaldamento vecchio e non adeguatamente protetto può avere problemi di formazioni di fanghi di corrosione e di incrostazioni che diminuiscono drasticamente la resa termica del circuito aumentando il consumo di combustibile. Un circuito compromesso può far perdere oltre il 10% dell’efficienza termica dell’impianto.
Le norme, che vogliono oggi più che mai un’acqua di qualità, obbligano il condizionamento chimico protettivo dell’impianto di riscaldamento e l’utilizzo di nuove tecnologie (caldaie a condensazione, circolatori, pompe di calore, termoregolazione, ecc.).
Inoltre l’importanza di un fluido termovettore di qualità che circoli negli impianti di riscaldamento è condizione imprescindibile.
Nel caso di vecchi impianti è possibile intervenire risanando il circuito utilizzando dei filtri chiarificatori e defangatori a masse filtranti che, rispetto ai consueti filtri magnetici che trattengono le sole particelle di ossido di ferro magnetiche, rimuovono sul letto filtrante anche gli ossidi metallici non magnetici, fanghiglie e particelle in sospensione.
Questi filtri mantengono nel tempo limpida e priva di impurità l’acqua in circolazione nell’impianto di riscaldamento, ripulendo quella del circuito dai fanghi e dalle impurità messe in circolazione dal prodotto risanante e consentendo di inviare le stesse allo scarico.
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Per rileggere i precedenti due articoli, clicca sul seguente link:
Trattamento dell’acqua Parte 1 – Tutto ciò che c’è da sapere
Trattamento dell’acqua Parte 2 – Mantenere l’acqua degli impianti sanitari
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