I ritardi nella legislatura (il decreto legislativo 141/2016 è stato pubblicato a fine luglio dello scorso anno sulla Gazzetta Ufficiale) hanno reso molto difficile l’installazione di contabilizzatori, ripartitori e termovalvole, consentendo solo a una parte degli interessati di rispettare la scadenza.
Anche se in parecchi casi sono state convocate le assemblee e deliberate le relative spese, è risultato estremamente complicato affidare i lavori a un’impresa: il tempo a disposizione era troppo poco e le imprese si sono trovate sovraccariche di lavoro. Oltre alla normativa però, tra gli addetti ai lavori e gli utenti finali, c’è ancora parecchia confusione sul tema.
Si è cercato di fare un po’ di chiarezza con le parole di Umberto Paracchini (Marcom Specifier & Installer Leader EMEA di Honeywell).
“Le valvole termostatiche, se installate correttamente, agiscono sul singolo termosifone consentendo una regolazione della temperatura specifica per ciascun locale.
La testa termostatica regola il flusso di acqua calda ai termosifoni controllando così la temperatura in ogni locale. Man mano che ci si avvicina alla temperatura ambiente desiderata, la testa termostatica tende a chiudere la valvola riducendo sempre più la portata di acqua calda all’interno del radiatore. Il risparmio di energia indotto dall’uso delle teste termostatiche può arrivare sino al 10-15 % e al 20-25 % se abbinate a un sistema di ripartizione delle spese di riscaldamento.
Abbiamo parlato di imprese specializzate in installazioni di questo tipo e abbiamo sottolineato come sia importante installare correttamente contabilizzatori, ripartitori e valvole termostatiche. In Honeywell lo sappiamo bene. La nostra tecnologia e la scelta accurata del Partner per il servizio e l’installazione, ci permettono di garantire all’utente la certezza che l’impianto funzioni al meglio, ora e in futuro”
continua Umberto Paracchini.
“Abbiamo visto in vari incontri con gli utenti come dopo una, massimo due stagioni le valvole termostatiche non siano più abbastanza. Gli utenti cercano sistemi più moderni che garantiscano flessibilità e controllo superiori.”
Evohome connected comfort consente di regolare in maniera indipendente la temperatura di ogni stanza della casa, direttamente dal proprio smartphone. Mai più quindi casa riscaldata anche in vacanza o gelidi rientri. Inoltre, Evohome calcola con precisione il tempo necessario per riscaldare la stanza, in modo da assicurare la temperatura ottimale al momento giusto, evitando sprechi. Grazie alla radiofrequenza l’installazione è semplicissima, senza la necessità di alcuna opera muraria o elettrica: si parla di meno di 2 ore, per un impianto con 6 termosifoni.
Per concludere è bene ricordare che l’estate ormai alle porte rappresenta il momento migliore per attuare gli interventi per l’adeguamento dell’impianto condominiale, visto che l’impianto non è attivo e può essere svuotato. In questa occasione è consigliato verificare l’efficienza energetica del condominio per valutare interventi di miglioramento, come la sostituzione della caldaia con una a condensazione, la posa di isolante in copertura o l’isolamento delle murature con insufflaggio o cappotto termico. Un impianto correttamente regolato funziona in modo efficiente, risulta meno inquinante e riduce gli sprechi energetici, consentendo quindi anche un risparmio in termini economici.
Nei condominii e negli “edifici polifunzionali” con i cosiddetti impianti a diramazione orizzontale, riforniti da una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata o da una rete di teleriscaldamento o da un sistema di fornitura centralizzato, (che alimenta una pluralità di edifici), si prevede l’installazione obbligatoria a cura del proprietario di sotto-contatori individuali per misurare l’effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unità immobiliare, nella misura in cui sia tecnicamente possibile, efficiente in termini di costi.
Eventuali casi di impossibilità tecnica all’installazione dei dispositivi suddetti o di inefficienza in termini di costi e sproporzione rispetto ai risparmi energetici potenziali devono essere riportati in apposita relazione tecnica del progettista o del tecnico abilitato.
Diversamente nei condominii e negli “edifici polifunzionali” con i cosiddetti impianti a colonna verticale, nei casi in cui l’uso di sotto-contatori non sia tecnicamente possibile o non sia efficiente in termini di costi e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali, per la misura del riscaldamento, si prevede il ricorso (sempre a cura dei proprietari interessati) all’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per quantificare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun corpo scaldante posto all’interno delle unità immobiliari dei condomini o degli edifici polifunzionali, secondo quanto previsto norme tecniche vigenti.
Per la suddivisione delle spese connesse gli importi rimanenti potranno essere ripartiti, “a titolo esemplificativo e non esaustivo”, secondo i millesimi, i metri quadri o i metri cubi utili, oppure secondo le potenze installate.
Fonti:
confedilizia.it
casaclima.com
Lascia un commento